Mousse Curiosità Vegetali
é un laboratorio artigiano che propone elementi d’arredo ispirati ad una lettura originale e moderna del mondo vegetale: adatti a chi crede negli effetti benefici di un angolo verde, a chi è attratto da specie rare e decorazioni insolite e soprattutto a chi ama la magia: perché cosa c’è di più magico di ciò che la natura crea?
Quando parlo del mio progetto, nonostante sia tutto realizzato da una sola persona, cioè io, Chiara, mi piace parlare al plurale perchè le piante, in quanto esseri viventi, ne sono l’anima e tutte le mie creazioni sono frutto di una magica sinergia tra me e loro.
Seleziono con particolare attenzione i materiali che andrò ad utilizzare, che devono essere di origine naturale, riciclabile o compostabile.Scegliere una delle mie creazioni significa avere rispetto per la natura senza trascurare l’estetica.
KOKEDAMA
Il kokedama è un’antica arte giapponese che nell’ultimo decennio si è diffusa in Europa come proposta d’arredo green per creare spazi armoniosi e rilassanti dal forte impatto visivo.
Questa sfera di terriccio ricoperta di muschio è un vero e proprio vaso naturale per la pianta che si svilupperà e cambierà nel tempo senza richiedere troppe cure.
Gli ideogrammi che costituiscono la parola stessa: koke (= muschio) e dama (= perla), suggeriscono l’idea di qualcosa di prezioso, di un’eccellenza nel genere. Le sue origini sono da ricercarsi nel connubio di differenti tecniche ancestrali giapponesi da cui si differenzia per il design essenziale e contemporaeo.
CURA:
Per annaffiarla sarà sufficiente immergerla in una ciotola che contenga circa 3/4 dita d’acqua, attendere fino a quando l’avrà completamente assorbita, poi strizzarla bene e riporla.Infine, ricordatevi, che per far crescere bene le vostre piante, come per una cena ben riuscita, l’unico ingrediente segreto è…l’amore!
MARIMO
I Marimo sono alghe rotonde e pelose che vivono nei fondali del lago Akan, in Giappone. Sono creature estremamente longeve che crescono solo qualche millimetro l’anno. Oltre ad essere curiosi complementi d’arredo, sono carichi di significati simbolici: per i giapponesi, donare un Marimo significa volersi prendere cura dell’altro e sono considerati dei portafortuna. Le loro origini sono legate all’antico popolo Ainu che un tempo abitava le montagne circostanti il lago Akan e alla travagliata storia d’amore tra un cacciatore e la figlia del capovillaggio. La leggenda narra che la giovane coppia, non potendo vivere pubblicamente la loro relazione per differente ceto sociale, si rifugiò sulle rive del lago e che i loro spiriti, dopo la morte, si sarebbero trasformati in Marimo. Per questo motivo sono considerati emblema dell’amore puro e dei buoni sentimenti.
CURA:
Fuori dal loro habitat naturale hanno bisogno di pochissime cure: acqua pulita e qualche saltuaria manipolazione con le mani come fossero spugnette, per permettergli di mantenere la loro forma sferica. I marimo sono creature fluttuanti: provate ad immergerli nell’acqua gasata e vi delizieranno con guizzanti balletti!
TERRARIUM
I terrarium sono piccoli giardini sotto vetro, le cui origini risalgono all’età delle “grandi scoperte geografiche” e alla procedura con cui gli esploratori trasportavano specie animali e vegetali da oriente a occidente: in teche chiuse ermeticamente, dove ricreare un piccolo ecosistema completamente autonomo che potesse sopravvivere seguendo le tappe del ciclo dell’ acqua.
Ideato nel rispetto di questo principio, con pochissimo impegno da parte vostra e seguendo poche e semplici indicazioni, il vostro terrarium vi terrà compagnia per diverso tempo.CURA:
Essendo un ecosistema autonomo le cure saranno ridotte al minimo: la condensa che si creerà all’interno del vaso si trasformerà in acqua che terrà bagnato il terriccio e permetterà lo sviluppo delle piante.
Osservatelo e godetevi lo spettacolo della natura che si trasforma, facendo attenzione a due cose:
1) se la condensa non si trasforma in acqua, ma il vetro del terrarium risulterà opaco, andrà fatto arieggiare (togliete il tappo e tenetelo aperto qualche ora). Anche nel caso in cui all’interno del vaso si formino troppe gocce d’acqua che porterebbero ad un’eccessiva irrigazione delle piante, il terrarium va aperto per far asciugare il terriccio.
2) se non si forma condensa invece, la terra potrebbe seccarsi e in questo caso andrà nebulizzata fino a quando sarà di nuovo bagnata (senza eccedere) e poi richiuso.
Sistematelo in una posizione luminosa, ma non ai raggi diretti del sole, perché filtrando attraverso il vetro che agisce da lente, potrebbe bruciarne il fogliame.
Nel caso in cui la luce non fosse molto intensa, ricordate di girare periodicamente il vaso verso la fonte luminosa, in modo che la crescita della pianta risulti omogenea.
Come avrete capito, il vostro terrarium necessita di equilibrio che andrà trovato in base alla posizione in cui lo collocherete, ma una volta raggiunto, le cure saranno minime.
ERBACCE
“Come, dove e perché classifichiamo come indesiderabile una pianta fa parte della storia dei nostri incessanti tentativi di tracciare confini tra natura e cultura, stato selvaggio e domesticazione. E il carattere di gran parte delle superfici verdi del nostro pianeta dipende da quanta intelligenza e generosità mettiamo nel tracciare queste linee”
(da Elogio delle erbacce, Richard Mabey)
TILLANDSIE
Le tillandsie sono piante epifite appartenenti alla famiglia delle bromeliacee che in natura si trovano nelle foreste tropicali del continente americano e in alcune zone desertiche dell’America del Sud.
Molto decorative e scenografiche, affascinano sopratutto per le loro forme bizzarre dai colori insoliti.
A differenza di tutte le altre piante, non avendo radici sufficientemente lunghe, non traggono nutrimento dal terreno, ma dall’umidità dell’aria, che assorbono attraverso l’apparato fogliare.CURA
Le tillandsie sono piante che hanno bisogno di pochissime cure.
Dovranno essere posizionate in una zona luminosa, ma mai alla luce diretta del sole; lontano da fonti di calore o condizionatori.
Nebulizzatele con acqua distillata circa 2 volte al mese.